La storia

Una lunghissima tradizione

Come è nata questa festa

Nel novembre del 1993 il Gruppo Volontari Mura, per trovare una fonte di autofinanziamento, finalizzato esclusivamente al mantenimento delle Mura, organizzò all’interno delle Casematte la prima edizione della manifestazione gastronomica ‘Fasülin de l’òc cun le cudeghe’ cioè Fagiolini dall’Occhio con le Cotenne del maiale.

Questi antichi fagiolini venivano coltivati nelle nostre terre prima dell’avvento di fagioli considerati, a torto, più pregiati.

Era un’antica tradizione del paese quando il 2 di novembre, Giorno dei Morti, gli osti offrivano, ai propri avventori più indigenti, una scodella di fagiolini dall’occhio con cotenne di maiale.

Questa antica tradizione è stata rispolverata facendo così nascere questa festa, che si celebra appunto nelle giornate di fine ottobre, primi di novembre, nelle casematte.

La prima edizione “quasi in famiglia” dei fasulin de l’öc cun le cudeghe ha avuto un grande riscontro presso i buongustai.

Questo piatto che, unitamente al duro lavoro dei volontari, e alla preparazione di questa prelibata pietanza da parte delle nostre cuoche secondo l’antica ricetta originale, nel tempo ha fatto la fortuna di Pizzighettone diventando suo patrimonio storico.

Oggi il Fagiolino dall’Occhio di Pizzighettone, la cui produzione in loco dell’antico legume è affidata ad agricoltori locali, vanta la prerogativa di una filiera cortissima, con materie prime biologiche e di esclusiva provenienza del territorio a km 0.

Questo peculiare prodotto è stato riconosciuto, con decreto regionale, come piatto tipico dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

Il riconoscimento dei prodotti agroalimentari tradizionali ha un ruolo fondamentale nell’affermazione delle identità delle comunità rurali.

L’inserimento nell’elenco permette di salvaguardare la tradizione dei processi produttivi, di preservare una sapienza spesso secolare in grado di produrre specialità difficilmente replicabili altrove, mantenendo il legame con il territorio e con le comunità locali che, nei secoli, le hanno generate.

La Festa dei Fagiolini, che dal 1993 viene tuttora proposta e incrementata ogni anno, oggi dispone di oltre 1000 posti a sedere e vengono distribuite più di diciottomila porzioni.

La festa, che si svolge nelle antiche casematte riscaldate dagli originari camini, che ancora oggi sono perfettamente funzionanti, attira migliaia di affezionati buongustai.

Non manca al GVM una severa attenzione all’ecologia e inquinamento, per l’evento vengono utilizzati solo stoviglie e bottiglie realizzate in materiale biodegradabile.